Noctis: una sognabile simulazione di viaggi spaziali.
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GRATUITO, scritto da Fottifoh, da qualche parte fra il 1996 e il 2000.
Commenti e suggerimenti: alex.tg@tiscalinet.it: fatti sentire!!
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Cos'è Noctis?
E' un programma d'intrattenimento, basato sulla simulazione di
viaggi spaziali, che usa uno schermo a 256 colori per farti viaggiare
attraverso molte tipologie di sistema stellare. Ogni stella ha i suoi
pianeti ed ogni pianeta ha le sue lune, e nessuno di questi oggetti
è uguale a un altro. Puoi scegliere la tua destinazione fra 70 miliardi
di stelle, saltando di stella in stella senza limiti e senza scopo.
Com'è fatto?
Bè, il programma è piuttosto vecchio: ho cominciato a compilarlo
nel 1996, quindi la sua grafica può apparire semplice. Comunque
è interamente tridimensionale, con dettagli sui poligoni ed
ombreggiature varie. Puoi anche atterrare sulla superficie dei
pianeti, ed esplorarla in lungo e in largo.
Di cosa ho bisogno per farlo partire?
Di un PC in grado di eseguire programmi DOS. Qualsiasi versione...
insomma, qualsiasi versione uscita DOPO il 1990... e in definitiva
hai bisogno di un Pentium o di un processore migliore, almeno a 100MHz.
Infine, un mouse a due tasti (o tre, basta che ne abbia almeno due). E' tutto.
Non ho ancora capito se Noctis sia un gioco o un simulatore...
non ci sono punti da raccogliere, non ci sono brutti ceffi da
ammazzare, non cìè niente di particolare da fare: solo esplorare.
Quindi credo sia più simile a un simulatore, o forse è un programma
senza senso, ma siccome è divertente, non me ne preoccupo.
Per quel che concerne la nascita e l'evoluzione di questo programma,
è stata una cosa che "ho voluto provare a fare".
Nella simulazione tu, come giocatore, non appari, quindi puoi
immaginarti come meglio credi. In effetti, se vuoi seguire lo
sfondo storico di Noctis, le astrozattere sono pilotate da una razza
di alieni molto simili ai gatti terrestri. Ho deciso di chiamarli
Felisiani in quanto la loro società si è sviluppata (ed è già decaduta)
sul pianeta Felysia, che ora è un cumulo di rovine. I veicoli si chiamano
astrozattere, che stanno a un'astronave proprio come una zattera sta a una nave.
Poi Ryan, un mio amico, ha espanso lo sfondo storico e sociale e queste novità
saranno incluse nella prossima, e forse ultima, versione.
Cosa mi aspettavo dai giocatori, in origine, era di sopravvivere,
semplicemente cercando cibo (andando a caccia) e carburante per
continuare il loro viaggio. Successivamente il progetto venne
abbandonato e ora che ci lavoro di nuovo, ho deciso di renderlo
disponibile in internet. La sopravvivenza è ancora automatica:
non c'è bisogno di preoccuparsi del cibo o di altre cose.
Semplicemente, fai quello che ti pare.
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Sì, ma cosa devo fare, in concreto???
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Esplorare la galassia. Dare un nome alle stelle che non ne hanno uno.
Puoi anche spedirmi rapporti su quello che hai trovato oppure la
tua STARMAP. La STARMAP è la mappa galattica, ed è memorizzata in
un file che si chiama STARMAP.BIN - se attacchi questo file a un
messaggio e me lo invii, io posso rendere pubbliche le stelle ed
i pianeti che hai scoperto, con i nomi che gli hai dato, a meno che
qualcun'altro non li abbia scoperti o inviati prima.
La STARMAP è periodicamente aggiornata sul sito.
MA ricordati una cosa importante: NON LO SO NEMMENO IO cosa c'è sui pianeti,
o dove e come sono le stelle (t'immagini se avessi dovuto posizionarne
70 miliardi?) - quindi non me lo chiedere, perché è inutile.
Semplicemente, rilassati ed esplora... la galassia di Noctis
è grande, probabilmente troppo grande perché possa essere
cartografata interamente, e qui sta il divertimento.
...chiudere il programma (così puoi uscire se non ci capisci più niente...)
Premi ESC.
Ricorda che tutte le volte che esci, Noctis salva tutti i dati
relativi alla situazione in un file che si chiama "Current.NCT".
Se cancelli quel file dovrai ripartire dalla posizione iniziale.
...guardarsi intorno
Sposta il mouse a destra o a sinistra per girarti in orizzontale.
Premi e tieni premuto il pulsante destro, poi sposta
il mouse su o giù per girarti in verticale.
...spostarsi
Sposta il mouse avanti o indietro per camminare.
Tieni premuto il pulsante destro e muovi il mouse
per spostarti di lato.
...usare lo stardrifter
Lo stardrifter (l'astrozattera) ha un computer di bordo, usando
il quale puoi avvicinarti alle stelle e ai pianeti in modo piuttosto
semplice. La consolle di navigazione appare come uno schermo trasparente
sovraimpresso alla vetrata frontale dello stardrifter.
Facendo un doppio click con il pulsante DESTRO del mouse, verrai
trasportato di fronte allo schermo del computer di bordo.
Una volta lì, se continui a tenere premuto il pulsante destro
e ti sposti, potrai vedere e selezionare le varie aree dello
schermo. Il menù principale è piazzato a sinistra, mentre dei sottomenù
sono dislocati sulla cima dello schermo. Per eseguire un'opzione,
guardala direttamente finché non viene evidenziata, poi premi
una sola volta il pulsante sinistro.
La schermata qui sotto ti può far capire cosa voglio dire:
...raggiungere una stella
Scegli "Fligh control drive" dal menù principale,
poi scegli "Set remote target" dal sottomenù
(come ti ho detto prima, il sottomenù è la linea più in alto dello
schermo del computer di bordo). Dopo aver fatto questo,
noterai che una piccola crocetta segue il tuo sguardo:
indica sempre una stella. Per fissare la stella come destinazione,
fai doppio click col pulsante destro del mouse. Una volta fissata
la destinazione, puoi leggere alcuni dati a proposito della stella
selezionata sullo schermo principale (nel mezzo della vetrata).
Se hai sbagliato e vuoi selezionare un'altra stella, scegli
un'altra volta "Set remote target" e fai come prima.
Se invece vuoi raggiungere la stella selezionata, scegli
"Start vimana flight" per iniziare il viaggio.
...raggiungere un pianeta
Per prima cosa, ricordati che non puoi raggiungere un pianeta che
gira intorno a una certa stella se prima non ti avvicini alla stella
in questione. Detto questo, e una volta arrivato nelle vicinanze di una data
stella, puoi scegliere "Set local target" per cominciare a cercare
qualche pianeta a cui avvicinarti.
I pianeti verranno quindi evidenziati da un'altra crocetta.
Anche in questo caso, facendo doppio click col pulsante destro
puoi selezionare il pianeta marcato dalla crocetta.
Una volta che hai selezionato un pianeta, l'ozione "Set local target"
diventerà "Start fine approach". Selezionandola di nuovo,
lo stardrifter comincerà ad avvicinarsi al pianeta prescelto.
...atterrare
Lo stardrifter ha anche una piccola capsula sferica di
materiale ignifugo, capace di atterrare su qualsiasi
superficie (a patto che sia solida o quantomeno liquida,
quindi ricordati che non puoi scendere sui giganti gassosi).
La capsula è normalmente fissata al centro dell'astrozattera,
e forma la cupola panoramica che puoi vedere nella schermata qui sotto:
Una volta arrivato abbastanza vicino a un pianeta, se dal menù
"Flight control drive" scegli l'opzione "Deploy
surface capsule", su uno dei monitors integrati nella paratìa
sinistra dello stardrifter ti verrà mostrata una parte della superficie
del pianeta più vicino. Ora ti devi spostare di fronte alla mappa
finché il monitor riconoscerà la tua vicinanza (si accenderà una
piccola spia sopra al corrispondente monitor). Da lì, puoi usare
le frecce cursore per spostarti sulla mappa.
La superficie di ogni pianeta è divisa in 43.200 quadranti,
tutti esplorabili. Ogni quadrante rappresenta una superficie
di circa un grado per un grado, la latitudine esplorabile è normalizzata
in un intervallo da 1 a 119, dove 1 e 119 sono i poli geografici
del pianeta, e dove la latitudine 60 rappresenta l'equatore. L'indicazione
di longitudine, invece, è normalmente espressa da 0 a 359 gradi.
Il tutto appare in questo modo:
Per annullare la richiesta di sbarco e spegnere la mappa,
scegli di nuovo "Deploy surface capsule", che però
si sarà trasformata nell'opzione "Cancel landing request".
Se invece vuoi atterrare, premi il tasto INVIO mentre sei di fronte
allo schermo che mostra la mappa.
Dopo aver premuto INVIO per sbarcare, prenderai posizione all'interno
della capsula. La capsula verrà sigillata, sganciata dallo scafo dello
stardrifter, e lanciata verso l'alta atmosfera del pianeta lungo una
traiettoria che ti porterà entro il quadrante che hai scelto di visitare.
Quando raggiungerai l'alta atmosfera, o una quota stabilita per i
pianeti che ne sono privi, si aprirà una piccola finestrella nella
capsula che ti permetterà di dare un'occhiata all'andamento
della discesa. La discesa è rallentata da un set di airbags gonfiati
con idrogeno molecolare gassoso, cosicché fanno sia da paracadute che da
ammortizzatori al momento dell'impatto col suolo. Il fatto è, però,
che la capsula non ha propulsori ed è legata allo stardrifter tramite
un condotto magnetico: la turbolenza dell'aria può farla ruotare anche
molto velocemente, e potresti rimbalzare tre o quattro volte prima di
toccare terra in maniera definitiva; sarai un po' sballotato e
confuso, all'arrivo, ma sempre meglio che sfracellarsi...
Dopo il touchdown, la capsula si aprirà completamente e ti lascerà
libero di uscire, camminare con le tue gambe ed esplorare la superficie.
Ma ricordati che i quadranti della superficie possono essere enormi,
e perdersi non è troppo difficile. Puoi allontanarti fino a oltre 4 chilometri
dalla capsula, prima che una briglia magnetica di emergenza ti costringa a
tornare indietro. Anche così, potresti perderti, e siccome per tornare allo
stardrifter hai bisogno di rientrare nella capsula, non sarebbe piacevole.
Per aiutarti a ritrovare la capsula, puoi seguire un debole fascio di luce
creato da un laser a diffusione (non è un laser normale, perché altrimenti
non sarebbe visibile). Il segnale luminoso è visibile anche da grande
distanza, a meno che l'atmosfera non sia troppo densa di vapori o polveri
in sospensione. La seguente immagine mostra la capsula e il suo segnale
luminoso (laser beacon).
Informazioni sull'Head-Up Display:
Gli esploratori di Noctis indossano sempre una tuta spaziale
universale che li protegge dall'esterno. Nel casco della tuta
è integrato un piccolo schermo che ti sta di fronte agli occhi,
chiamato HUD (Head-Up Display, schermo che sta sulla fronte).
Lo HUD, quando sei a bordo dello stardrifter, mostra informazioni
riguardanti i nomi delle stelle e dei pianeti selezionati. Inoltre
fornisce le distanze dalla stella selezionata (L.Y. = anni luce) e dal
pianeta selezionato (espresse in DYAMS, dove 1 DYAM equivale a circa
70 milioni di chilometri, all'incirca la metà della distanza fra la
Terra e il Sole). Ora, il fatto è che i dati dell'HUD vengono mostrati
tramite comunicazioni infrarosse all'interno della navicella (funzionano
un po' come i telecomandi). Quando esci dall'area interna della navicella,
come quando sali sul tetto abitabile della navicella (premi la freccia
verso l'alto per andarci) oppure quando sei sulla superficie di un pianeta,
i dati non vengono più mostrati perché il computer di bordo non può
trasmetterli, né il tuo casco può selezionare opzioni.
Messaggi di stato del computer di bordo:
Lo HUD inoltre mostra un breve messaggio che testimonia cosa
sta facendo il computer di bordo in un dato momento. Segue una
lista dettagliata dei messaggi più frequenti:
IDLE
Il computer di bordo non sta facendo assolutamente nulla...
TRACKING
Il computer di bordo controlla i propulsori per seguire i movimenti
dell'astro attorno a cui stai orbitando, o che stai inseguendo.
CONFLICT
Il computer di bordo è un SYMES (SYnchronous Multi-Event System),
cioè un sistema sincrono multi-evento, qualcosa di più del multitasking.
Può eseguire più compiti allo stesso tempo, ma deve anche sincronizzarli,
e per farlo ha bisogno che tali compiti non generino evidenti conflitti,
come quando stai provando a raggiungere una stella mentre il raccoglitore
di litio è attivato. Prima devi disattivare il raccoglitore di litio.
TGT-REMOTE
Il computer di bordo aspetta che tu selezioni una stella.
TGT-LOCAL
Come sopra, ma sta aspettando che tu selezioni un pianeta o una luna.
NEED RECAL
Il sistema di guida interplanetaria ha bisogno di essere ricalibrato.
Vedi, la guida interplanetaria ha un sistema di riferimenti che
partono dalla posizione della stella più vicina o di uno dei suoi pianeti,
per cui se cominci il viaggio verso un certo pianeta ma a un certo punto
decidi di interrompere l'avvicinamento, fermando l'astrozattera nel bel
mezzo del vuoto interplanetario, il sistema di guida a volte non potrà
più trovare un punto di riferimento, e in queste circostanze non può
permetterti di ripartire. Per ricalibrare, devi solo attivare il motore
interstellare, ovvero il sistema di guida VIMANA (Start Vimana Flight).
Ti riporterà a un punto prestabilito dalla stella selezionata, e quindi
il sistema di guida potrà recuperare la stella stessa come punto di riferimento.
CONFIRM
Hai appena confermato un'operazione.
TGT REJECT
Hai appena de-selezionato un pianeta.
IMPOSSIBLE
Stai chiedendo al computer qualcosa che non è possibile eseguire.
Per esempio, gli stai chiedendo di farti atterrare su un pianeta
che non ha una superficie tangibile.
SURFACE
Indica che devi scegliere il punto in cui atterrare dalla mappa.
ERROR
Messaggio di errore generico. In genere, si riferisce a qualcosa di ovvio, come
il volersi avvicinare a un pianeta mentre sei nel vuoto interstellare: in quel
caso, ovviamente, non ci sono pianeti intorno.
READY/ACQUIRED/ASSIGNED
Messaggio generico che, contrapposto a ERROR,
segnala che una certa operazione è andata a buon fine.
REMOVED
Hai rimosso il nome di un pianeta o di una stella dalla
mappa galattica. Attento, però: non ti è permesso rimuovere
il nome di un corpo che non hai scoperto tu.
INT. ERROR
Errore interno del motore logico di Noctis.
Per dirla in altri termini, è un bug. Parlamene!
PROMPT
Il computer ti sta chiedendo qualcosa. Ad esempio, il nome
da attribuire a un certo corpo celeste (stella, pianeta o luna).
CANCELLED
Hai annullato un'operazione che richiedeva una seconda conferma.
SIGNAL
Hai attivato il segnale d'emergenza (richiesta d'aiuto).
UNSUITABLE
Stai provando a raccogliere litio, ma intorno non ce n'è.
FCS: READY
Il sistema di controllo di volo (FCS - Flight Control System)
ti informa che i motori VIMANA sono pronti per fare il loro lavoro.
Appare quando il reattore a risonanza magnetica dell'FCS ha raggiunto
il punto di risonanza in un nuovo blocco di 1 grammo di litio.
Se invece di questo, appare NO POWER, hai finito la benzina (il litio)
e ti conviene chiedere aiuto.
TGT FIXED
Il bersagio (sia una stella che un pianeta) è stato acquisito.
NO TARGET
Non ci sono bersagli locali (pianeti e altri corpi minori)
da selezionare. Bè, alcune stelle non hanno pianeti: succede, a volte.
NO TARGETS
Non ci sono stelle intorno. Strano! Dove cacchio sei andato??
Scherzi a parte, può succedere se si allontani troppo dal piano
galattico. Devi ricorrere ad una manovra manuale, fissando le coordinate
Parsis della destinazione (un punto dello spazio galattico, possibilmente
vicino al piano galattico, con Y che sia vicina a zero il più possibile), e per i
dettagli sulla manovra leggiti i paragrafi relativi, in fondo al manuale.
UNLOCKING
La capsula di atterraggio viene sganciata per farti atterrare.
E' l'ultimo messaggio che ricevi prima di partire.
PITCH-L/R
Stai ruotando la capsula...
SCANNING
Il computer di bordo sta effettuando una scansione dello spazio
circostante, alla ricerca di stelle note.
CALIBRATED
Il processo di ricalibrazione del sistema di guida interplanetaria
è stato effettuato con successo.
DENIED
Hai cercato di rimuovere il nome di un pianeta o di una stella
che fanno parte della STARMAP ufficiale. Non puoi: non è tuo diritto
cancellare quello che altri scopritori hanno pazientemente catalogato.
SYSTEM RESET
Questo messaggio appare durante un reset del computer di bordo.
Resettare il computer provoca il reset di tutti i dispositivi di bordo,
dal primo all'ultimo. Il computer smetterà di fare quello che sta facendo,
e senza preavviso. Il reset è necessario quando il sistema viene riavviato
dopo la mancanza di energia che caratterizza le situazioni d'emergenza
(quando non hai più litio per la reazione di risonanza). Oppure, se vedi
che il computer fà i capricci, si comporta in modo insolito, fai un reset.
Non è un bug: è che a volte i raggi cosmici (particelle ad alta energia)
penetrano la schermatura sia fisica che diamagnetica dello stardrifter,
e possono alterare qualche locazione di memoria.
Starfield amplificator:
Seleziona "Onboard devices" / "Navigation instruments" / "Starfield amplificator"
per attivarlo o disattivarlo. Rende visibili e raggiungibili più stelle,
ma consuma un po' più litio.
Local planets finder:
Seleziona "Onboard devices" / "Navigation instruments" / "Local planets finder"
per attivarlo o disattivarlo.
Scrive un messaggio sullo schermo centrale
che ti informa su quanti pianeti e lune
ci sono nel sistema stellare in cui ti trovi.
Drive tracking mode:
Seleziona "Onboard devices" / "Navigation instruments" / "Drive tracking mode"
per scegliere una delle sue opzioni.
"Fixed-point chase" insegue i pianeti da un punto fisso della superficie.
"Equatorial orbit" gira attorno ai pianeti ad alta velocità.
Anche queste manovre consumano un po' di litio.
Force radiations limit:
Seleziona "Onboard devices" / "Navigation instruments" / "Force radiations limit"
per accenderlo o spegnerlo. Quando è attivo, non ti lascia avvicinare
troppo ad una stella per evitare gli enormi campi di radiazione che la
circondano. La navicella, comunque, è robustamente schermata, e in genere
lo si può disattivare senza problemi per vedere le stelle da vicino, o per
raggiungere pianeti che sono molto vicini alla loro stella.
Però attento: particelle cariche provenienti dal vento stellare
possono in teoria colpire qualche connessione del computer di bordo,
provocando extra-correnti e occasionalmente generando qualche guaio.
E' raro, ma può succedere.
Internal light:
Seleziona "Onboard devices" / "Life support" / "Internal light ON-OFF"
per accenderla o spegnerla. Spegne o accende il laser a diffusione che
illumina l'interno dell'astrozattera. E' come una lampadina,
ma non si guasta mai. Consuma una minuscola, impercettibile quantità di
litio, ma può essere affascinante spegnerla quando si è dietro ad un pianeta
che eclissa la propria stella. L'astrozattera piomba nel buio più totale.
Dare il nome a una stella:
Seleziona "Onboard devices" / "Galactic cartography" / "Label star as...",
scrivi il nome dove lampeggia il cursore, e alla fine scegli "Assign star label".
Dare il nome a un pianeta:
Seleziona "Onboard devices" / "Galactic cartography" / "Label planet as...",
e procedi come sopra...
Show targets in range:
Seleziona "Onboard devices" / "Galactic cartography" / "Show targets in range":
questa è la prima cosa che dovresti fare quando inizi ad usare il tuo stardrifter.
Ti verrà presentata una lista di un massimo di 50 stelle, tra quelle cartografate
più vicine alla tua posizione. Puoi scorrere la lista con le frecce cursore;
se premi INVIO, selezionerai una delle stelle come destinazione.
Set target to Parsis:
Il sistema di coordinate galattiche è misurato in unità speciali
chiamate Parsis dal nome del loro ideatore (un drifter di nome Parsis,
e cittadinanza Feniense). Mentre sei nel sottomenù della cartografia,
lo schermo centrale mostra le tue coordinate attuali. Come in questo
esempio:
Ora, l'opzione "Set target to Parsis" è una sorta di guida manuale,
che ti porta in un punto dello spazio a tua scelta, a patto che ci
sia abbastanza litio per fare il viaggio.
Ma il "serbatoio", se così si può chiamare, non può contenere più
di 120 grammi di litio, e per cui non è possibile, anche con un pieno,
fare viaggi di qualsiasi lunghezza; c'è un limite ultimo, e i consumi
aumentano esponenzialmente con la lunghezza di un singolo viaggio.
Un esempio: se scegli questa opzione e inserisci la tripletta di
coordinate 999999999;999999999;999999999, e poi tenti di arrivare
in quel punto, brucerai tutta la riserva di litio.
La cartografia serve per evitare tutto questo, e tenere una banca dati
di stelle note, delle quali stelle si conoscono le coordinate Parsis.
Infatti, se conosci il nome della stella che vuoi visitare, le sue
coordinate le puoi chiedere alla rete di Goes, la rete che connette
tutti i database degli esploratori (tramite la STARMAP condivisa).
Ecco come si fa a chiedere qualcosa a Goes net:
nell'esempio, ho cercato la stella "Miracle" scrivendo:
      SM -C:MIRACLE
cioè S, M, spazio, trattino, C, duepunti, MIRACLE
e quindi premendo INVIO mentre ero di fronte al pannello di
controllo di Goes net.
Lo schermo di output, a destra del pannello di controllo,
mostra le coordinate di Miracle. Guarda:
Quindi come vedi, ora si può scegliere l'opzione "Set target to Parsis",
e digitando quelle tre coordinate nell'ordine in cui sono mostrate,
si fisserà come destinazione un punto dello spazio che è MOLTO VICINO
alla stella Miracle. Ora, le coordinate Parsis non sono molto precise,
perché una unità Parsis equivale a circa i 5 millesimi di un anno luce,
che è comunque una distanza considerevole, anche se relativamente
piccola rispetto alle normali distanze interstellari.
Quindi, se a questo punto si sceglie "Start vimana flight",
non si arriverà esattamente a Miracle, ma si arriverà
sicuramente in un punto da cui, scegliendo "Show targets in range",
si potrà selezionare la stella Miracle e, facendo un altro piccolissimo
tragitto, si potrà finalmente arrivare a destinazione.
Il modulo eseguibile di Goes chiamato "SM" supporta anche
altre sintassi. Scrivendo solo SM (e poi INVIO) verrà presentata
una lista delle possibilità del modulo.
      SM
SM -L COMPILA UNA LISTA COMPLETA DI TUTTE LE STELLE NOTE, CON I LORO PIANETI
SM -S ELENCA TUTTE LE STELLE NOTE
SM -P:nomestella ELENCA TUTTI I PIANETI CHE ORBITANO ATTORNO A nomestella
SM -C:n ELENCA TUTTE LE STELLE NOTE CHE RIENTRANO NELL'AREA DI n QUADRANTI
DALLA POSIZIONE ATTUALE, CALCOLANDO LE COORDINATE PER TUTTE. n E' UN NUMERO.
LE PARSIS VENGONO CALCOLATE IN TEMPO REALE, NON SONO MEMORIZZATE. VALORI PIU'
ALTI PER n RICHIEDONO PIU' TEMPO PER ESSERE CALCOLATI. E' CONSIGLIABILE USARE
VALORI DI n CHE STANNO FRA 10 E 50.
SM -C:nome n TROVA LE COORDINATE PER L'ASTRO (STELLA O PIANETA) CHIAMATO
nome PURCHE' ESSO RIENTRI NELL'AREA DI n QUADRANTI DALLA POSIZIONE ATTUALE.
Per esempio: SM -C:FENIA 15
SM -E EPURA LA STARMAP DAGLI OGGETTI CANCELLATI.
L'ultima opzione non ha effetti pratici: solo, vedi, tutte le volte
che cancelli il nome di una stella o di un pianeta dalla mappa galattica,
quella registrazione non è proprio cancellata fisicamente: è, piuttosto,
come buttare un file nel cestino. Pur non essendo recuperabile, la
registrazione di un singolo oggetto occupa 32 bytes nella mappa, e per
scorciare la mappa eliminando fisicamente le registrazioni cancellate
c'è appunto questa opzione.
Una curiosità: cosa c'è alle coordinate 999999999; 999999999; 999999999?
Nulla. Immenso vuoto. Non è neanche possibile arrivarci, perché si entrerebbe
nell'alone galattico che circonda il disco principale dove sono raccolte il 90%
delle stelle. Nell'alone non ci sono abbastanza stelle per collegare i salti
da una stella all'altra.
Reset onboard system:
Costringe il computer di bordo ad effettuare un reset.
Se ci sono dei problemi nel comportamento del computer
per via delle particelle dei raggi cosmici, un reset è un
modo abbastanza sicuro per riportare il tutto nella norma.
Help request:
Seleziona "Onboard devices" / "Emergency functions" / "Send out help request"
per usare questa opzione. Questa è molto importante: se non sai come
procurarti nuovo litio, dopo qualche viaggio ti mancherà il propellente, che
appunto è uno ione del litio. Stimolando vibrazioni tra le forze che tengono
unito il nucleo di uno ione litio LI+, ad una data frequenza le particelle
entrano in risonanza, e vibrano così velocemente che la loro massa si espande
fino ad alterare la struttura dello spazio-tempo circostante (su piccola scala):
i movimenti (a reazione) dello stardrifter si amplificano di oltre 5 miliardi di volte,
permettendo di raggiungere velocità miliardi di volte superiori a quelle normalmente
consentite per la normale propulsione a razzo. Ma il procedimento consuma (distrugge)
gli atomi di litio, consumandolo e rendendolo non riciclabile. Per questo devi
cercare altro litio per proseguire. Te ne bastano pochi grammi, ma trovarne
pochi grammi nel vuoto dello spazio non è proprio facilissimo.
Normalmente dovresti cercare il litio attorno alle stelle di classe S06.
Quelle sono stelle grigie e quiescenti, che sono in una fase spenta della
loro vita. Normalmente il litio viene distrutto dalle stelle nelle loro reazioni
nucleari, ma le stelle di classe sei (S06) non hanno più reazioni significative:
sono tenute insieme dal collasso gravitazionale contrapposto alla saturazione del
campo gravitazionale (una sorta di antigravità non ancora scoperta sulla terra).
Mentre lentamente collassano (si riaccenderanno in un lontano futuro), spremono
fuori ioni di litio (ed altri ioni) dai loro strati più esterni (quelli interni
sono fatti di materiali molto più pesanti con un numero atomico fra 7944 e 18432,
impensabili ma possibili a dispetto della teoria standard, che è incompleta).
Anche alcune stelle di classe S05 lo fanno, ma in misura molto minore e stavolta
semplicemente perché le loro reazioni interne non sono abbastanza forti per usare
il litio nella fusione nucleare (infatti usano solo idrogeno ed elio).
DUNQUE: riprendendo il filo del discorso, in risposta ad una richiesta d'aiuto,
ti avvicinerà al più presto un altro stardrifter (che non si trovi in condizioni
d'emergenza), che ti regalerà tre grammi di litio. Ma attento: non si sa quanto
più durare l'attesa, e di certo è meglio provvedere da soli al litio.
Scope for lithium:
Seleziona "Onboard devices" / "Emergency functions" / "Scope for lithium"
per attivare il raccoglitore di litio.
Il raccoglitore funziona solo se ci sono abbastanza ioni di litio intorno.
E tali ioni si possono trovare soltanto vicino a stelle di classe S05 o S06.
Alcune stelle di questo tipo non risulteranno sfruttabili. Vedi, ci sono
principalmente due ioni del litio che si possono trovare vicino a quelle
stelle. Si tratta di Li+ e di Li++. Solo Li+ è adatto alle reazioni di
risonanza, perché nelle fasi iniziali di quelle reazioni hanno una parte
importante anche gli elettroni dello ione, ed Li++ ne ha uno in meno di Li+,
e quindi non è adatto. Il computer ti dirà UNSUITABLE se non ci sono ioni
del tipo richiesto. E' una buona idea assegnare nomi alle stelle di classe S06
che risultano ricche di ioni sfruttabili, così potrai ritrovarle in caso di
emergenza (ma cerca di conservare abbastanza litio per raggiungerle).
Le stelle di classe S05 hanno sempre un po' di ioni intorno, ma
riempiono il "serbatoio" molto lentamente, e probabilmente puoi
solo ricavarne quantità molto piccole. Cerca quelle di classe S06.
Um... uno potrebbe chiedersi come fa la nave a raccogliere gli ioni stando ferma?
Oh, bè, gli ioni sono elettricamente carichi. Li attira con un campo magnetico:
tutto qui. E' anzi importante che stia ferma per massimizzare i risultati,
infatti non puoi partire mentre stai ancora raccogliendo litio: prima di
ripartire per qualsiasi destinazione devi spegnere il dispositivo raccoglitore.
Clear status:
Cancella i messaggi di stato della consolle d'emergenza.
| Il monitor di anteprima dei pianeti |
Permette di dare una veloce occhiata al pianeta selezionato prima
di raggiungerlo. Effettua una "Scansione Esheroth" del pianeta
cosicché l'immagine arriva subito (senza ritardi dovuti alla
velocità della luce). Esheroth era uno scienziato felisiano che scoprì
come registrare l'eco di radiazioni superluminali.
Una cosa simile è la radiazione chiamata Soderstrom, sulla Terra.
Il monitor serve solo a capire se ne vale la pena di sprecare litio
per avvicinarsi al pianeta.
Noctis può salvare l'immagine dello scenario in qualsiasi momento,
se premi il tasto asterisco cul tastierino numerico. Lo scenario viene
salvato in formato BMP in un file che si chiama FOTO.BMP - dopo averlo
salvato, puoi aprire l'immagine da qualsiasi programma di disegno che
supporti le normali bitmaps di Windows. Se rinomini il file prima di
salvare un'altra foto puoi anche comporre un archivio di immagini che
hai trovato interessanti: le immagini di questa guida sono state prese
proprio in questo modo, e poi convertire in formato GIF.
Il "tetto" dello stardrifter è abitabile, ed è molto bello il panorama che
si può vedere da lì. Per andarci, vai verso il centro della nave e premi
la freccia verso l'alto (quella per spostare il cursore verso l'alto).
Per scendere, avvicinati alla cupola e si aprirà per farti rientrare.
Il tempo, nel simulatore, è misurato nelle unità felisiane.
Sono unità un po' aliene, è vero, ma forniscono un'idea del tempo
proprio come ore, minuti e secondi. Il tempo in Noctis scorre a
velocità normale, e SCORRE ANCHE QUANDO NON STAI GIOCANDO, SCORRE
ANCHE QUANDO SPEGNI IL COMPUTER, SCORREVA PRIMA CHE TU SCARICASSI
IL PROGRAMMA, SCORRERA' ANCORA QUANDO TI SARAI STUFATO DI USARLO.
E' importante capirlo, perché se una sera stai raccogliendo litio
ed esci dal programma, spegni il computer e vai a letto, la mattina
dopo troverai una riserva enorme di litio, perché durante la notte
il raccoglitore avrà continuato a fare il suo lavoro.
Le unità di misura del tempo sono l'epoca e le triadi.
Le triadi si chiamano "triad dexter", "triad medii" e "triad sinister",
ovvero triade destra, media e sinistra. Una unità nella triade destra
vale circa uno dei nostri secondi, e in sistema decimale le altre significano
1000 secondi (1 triade media) e un milione di secondi (1 triade sinistra).
Un'epoca è passata quando la triad dexter ha raggiunto 999 e passa a 1000.
Un'epoca dura un miliardo di secondi e quindi trentun'anni e mezzo.
Questo è il tipo di datazione adottata dai felisiani, ed il
corrispondente del nostro anno è così lungo perché la loro vita
media è molto più lunga della nostra (vivono in media 4500 anni).
Attualmente, siamo nell'epoca 6011 da quando il sistema di datazione
è stato introdotto (circa 200 mila anni fa), e molte cose sono successe
intorno all'epoca 4000, ma verranno introdotte nella prossima versione.
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